DELINQUENTI

Il dato saliente dei provvedimenti repressivi comminati a diciassette militanti dei centri sociali palermitani Anomalia ed ExKarcere risiede nell’accusa di aver costituito un’associazione a delinquere finalizzata a una serie di reati. In questo modo, la Procura della Repubblica di Palermo ha derubricato al rango di mera “criminalità” fatti e situazioni legati all’impegno politico delle compagne e dei compagni colpiti dalla repressione.
La manovra è abile: partecipare alle lotte sociali costituirebbe di per sé un turbamento dell’ordine pubblico, proprio perché l’ordine difeso dalla magistratura è quello fondato sulle iniquità e le sopraffazioni nelle quali Palermo è immersa fino al collo.
Sbaglia, dunque, chi pensa che l’accusa non abbia un suo valore politico. A essere contestato è proprio il concetto di «associazione», ovvero il fatto stesso di associarsi condividendo idee e pratiche comuni. Si tratta, in definitiva, di una sottile e pericolosissima manovra repressiva che senza evocare esplicitamente i reati di opinione, colpisce comunque al cuore la libertà di associazione, di espressione, di partecipazione, di lotta. Una chiara intimidazione rivolta a tutte le realtà sociali e politiche di questa città che aspirino, in diversa misura, a un cambiamento reale, e in meglio, della società in cui viviamo.
È per tutti questi motivi che alle militanti e ai militanti di Anomalia ed ExKarcere va la nostra piena solidarietà.

Libert'(A)ria – spazio di cultura

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I sogni nascono all’alba – le strade, il mare, il cielo di Salvatore Rizzuto Adelfio

Anche Libert’Aria aderisce con entusiasmo all’iniziativa “I sogni nascono all’alba”, in ricordo di Salvatore Rizzuto Adelfio.
Per l’occasione, la casa degli anarchici e dei libertari palermitani sarà aperta nei giorni 29, 30, 31 Ottobre e 3 Novembre, dalle 18.00 alle 20.00, con l’esposizione di due fotografie di Salvatore.

Qui tutte le informazioni utili su “I sogni nascono all’alba” – le strade, il mare, il cielo di Salvatore Rizzuto Adelfio:

http://altroquandopalermo.blogspot.it/2014/10/i-sogni-nascono-allalba-le-strade-il.html

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Cronache dal Brasile invisibile

Spenti i riflettori sul Mondiale di calcio, il Brasile continua a fare i conti con le sue contraddizioni: povertà cronica e boom economico, lotte sociali e repressione, disuguaglianze e spinte libertarie.
Ne parleremo con Salvo Vaccaro, docente di Filosofia politica all’Università di Palermo, di ritorno da un viaggio in Brasile tra facoltà universitarie, centri sociali, spazi occupati.

MERCOLEDI’ 23 LUGLIO ORE 19.00

GIARDINO DEI GIUSTI, VIA ALLORO -PALERMO

Libert’Aria – spazio di cultura

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Signora Libertà, signorina Anarchia – Ricordando Fabrizio De André

DEANDRE

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L’anarchismo oggi. Un pensiero necessario – Presentazione dell’annuario 2014 di Libertaria (Mimesis edizioni)

Libertaria

 

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IN CAPO AL MONDO – Il cinema sovversivo di Tinto Brass

tinto

C’è un Tinto Brass dimenticato o sconosciuto, che merita di essere riscoperto. È il giovane regista degli anni Sessanta e Settanta, che, dopo aver lavorato con Roberto Rossellini e Joris Ivens, inizia a girare film liberi e belli, ispirati dalla migliore commedia all’italiana, dal gusto per la ricerca documentaristica, dall’inventiva della Nouvelle Vague francese.

Libert’Aria, spazio di cultura nel cuore di Palermo, propone tre pellicole nell’ambito di una rassegna dedicata all’irriverente regista veneto.

Il terzo e ultimo appuntamento, Giovedì 20 marzo in via Lungarini 23 alle ore 20, è dedicato alla proiezione di “Chi lavora è perduto” (Italia/Francia 1963). La proiezione sarà preceduta da un aperitivo alle 19.

Il film è un lungo monologo interiore del suo protagonista, Bonifacio, un giovane disoccupato, allergico al lavoro e alle convenzioni sociali, che gira per Venezia, ricordando alcuni momenti della sua vita (l’infanzia, i genitori, il militare e la ex fidanzata).
Opera sperimentale e irregolare, “Chi lavora è perduto” è un film che lascia il segno ancora oggi: Brass mostra di rifiutare qualunque ideologia, celebra una visione dell’esistenza improntata al carpe diem, e privilegia una narrazione fatta di flashback rapidi e folgoranti che assecondano perfettamente lo spirito anarchico del protagonista. Cast originale con Sady Rebbot (attore del godardiano “Questa è la mia vita”), Pascale Audret, Franco (Kim) Arcalli e Tino Buazzelli. Curatissima la fotografia in bianco e nero (ma il colore compare nella sequenza del funerale comunista). Bella la colonna sonora di Piero Piccioni, che si mescola ad alcuni successi pop anni ’60 (Rita Pavone su tutti). Il film ebbe tantissimi problemi con la censura, ma Brass non tagliò nemmeno una scena, limitandosi solo a cambiare il titolo, da “Chi lavora è perduto” a “In capo al mondo”. Anche la critica del tempo, però, rimase non poco scandalizzata e disorientata.

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“Di Libri e di tesori”, qualche foto

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LIBERT’ARIA A “DI LIBRI E DI TESORI”

viedeitesori_2Lo Spazio di cultura Libert’Aria parteciperà a Di Libri e di tesori, rassegna dell’editoria organizzata da Navarra editore, nell’ambito della manifestazione intitolata Le vie dei tesori, che si terrà nei giorni 11, 12 e 13 ottobre 2013 nei locali della facoltà di Giurisprudenza in via Maqueda a Palermo.

Di libri e di tesori seguirà i temi-guida della manifestazione, concentrandosi, in particolare, su quello dell’Eresia.

E quale pensiero, se non quello anarchico e libertario, può raccontare meglio l’attitudine eretica dell’affermazione della libertà umana contro ogni dogmatismo e contro ogni potere?

Nel corso della manifestazione, si affronterà il tema dell’eresia intesa in senso largo come “viaggio in direzione ostinata e contraria”, attualizzata al presente e declinata in ogni sfaccettatura, dalla religione all’economia, dal sesso all’impegno sociale.

Libert’Aria, spazio culturale e di impegno politico nel cuore della città di Palermo, proporrà le produzioni di Eleuthera, Zero in condotta, Sicilia Punto L e La Fiaccola, tutte realtà editoriali indipendenti che hanno in comune lo stesso anelito al libero pensiero, all’indipendenza di giudizio, al pensiero critico, all’urgenza di una società altra e, possibilmente, migliore.

Libert’Aria – spazio di cultura

Via Lungarini, 23 (vicino piazza Marina)

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A Salvatore Rizzuto Adelfio

“Randagio è l’eroe”
(Giovanni Arpino)

A Salvatore Rizzuto Adelfio

Te ne sei andato per altri luoghi, lasciandoci il dovere dell’amore e della libertà.
Tu che non ti sei sottomesso ai militari.
L’Altroquando è un luogo dove si è pensato e creato.
Uno spazio dentro una città feroce, un qualcosa che ci dice che altre città sono possibili.

Al tuo compagno di vita, ai tuoi familiari, ai tuoi compagni di strada va il nostro affetto.

“Va’ dove va il tuo cuore”

Un bacio, Salvo.

Spazio di Cultura Libert’aria – Palermo

Salvatore

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PALERMO PRIDE 2013 ORGOGLIO U$A E GETTA

Mentre sono in corso di svolgimento le giornate del Palermo Pride nazionale, non possiamo nascondere il nostro profondo disagio nei confronti di una scelta del comitato organizzatore che non esitiamo a definire gravissima, sia da un punto di vista etico, sia da un punto di vista politico.
A dispetto di quanto dichiarato nel documento di presentazione (in cui si afferma che [nel Pride] tutte le battaglie di Libertà trovano una casa comune), le manifestazioni di quest’anno sono marchiate dalla presenza di un padrino a dir poco ingombrante che ha davvero poco a che fare con la libertà.

Per chi non lo sapesse (e sono in pochi, a Palermo, a non saperlo) il Pride si avvale del patrocinio dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America. Una scelta assurda, alla luce del fatto che qui in Sicilia, ormai da anni, è in corso una lotta durissima proprio contro gli interessi militari degli USA che vogliono costruire il MUOS, una potente infrastruttura bellica dall’impatto ambientale devastante che si aggiungerebbe alle altre basi statunitensi che umiliano il territorio siciliano.
Questo patrocinio è un’astuta mossa perfettamente in linea con la “neolingua” statunitense, la stessa “neolingua” con la quale, in senso orwelliano, ci si erge a paladini dei diritti civili e delle libertà mentre si impone un serrato controllo sociale ai propri cittadini, oppure si promuove un’immagine rassicurante e politicamente correttissima mentre si esporta il proprio dominio con le guerre e la prevaricazione.

In questo senso, dare all’ambasciata USA la possibilità di rifarsi la reputazione attraverso le rivendicazioni delle persone LGBTIQ è stato semplicemente vergognoso.

Non è qui in discussione la consolidata attitudine a cercare patrocini da parte di enti locali e istituzioni: ciascuno organizza le proprie iniziative come meglio crede.
Ma se il patrocinio del Comune di Palermo o della Regione Siciliana possono risultare comprensibili per una manifestazione che si svolge a Palermo e in Sicilia, davvero non si capisce cosa c’entri l’ambasciata degli Stati Uniti d’America.

Certo, se si pensa alla rivolta di Stonewall e a come nacque il movimento di liberazione gay, è evidente che siamo ben lontani da quella tensione etica.
La realpolitik e la mercificazione delle relazioni sociali si impongono ovunque, persino nell’organizzazione di un evento come il Pride.
Sappiamo bene che all’interno dell’associazionismo LGBTIQ sono in molti a provare imbarazzo e insofferenza per questi elementi a dir poco critici e contraddittori.
Da anarchiche e anarchici, ribadiamo la nostra solidarietà nei confronti di tutte le battaglie civili e di libertà, e auspichiamo che all’interno del movimento LGBTIQ palermitano e siciliano si inneschi un dibattito chiarificatore a beneficio della credibilità e del buon nome di una lotta che è patrimonio di tutti gli individui liberi, senza distinzione, e non certo delle grigie nomenclature degli stati guerrafondai.

Spazio di Cultura Libert’Aria

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