Quando abbiamo smesso di costruirci le nostre case? Sappiamo molto dell’abitare informale, illegale, marginale del mondo non occidentale ma da “noi” cosa succede? Viviamo tutti uniformati in famiglie mononucleari all’interno di appartamenti in affitto o comprati? Questo saggio antropologico ed etnografico analizza le forme dell’informalità dell’abitare in occidente. Un occidente che troppo spesso viene visto come uniforme e monolitico mentre uno sguardo attento può trovare le tante possibilità di fuga praticate nelle più diverse forme.
Andrea Staid dopo aver viaggiato per anni nel sud-est asiatico, aver osservato i modi dell’abitare in oriente ha deciso di mettersi al lavoro su un campo di ricerca occidentale. Si è mosso tra Europa e Stati Uniti nelle più differenti esperienze abitative, dalle case occupate italiane, alle case sugli alberi in Germania, dagli accampamenti rom e sinti del nord Italia, alle case autocostruite in Spagna. Ma non solo: eco villaggi e comuni, cohousing, wagenplatz e squatter, nomadi e vagobondi. Una ricerca che decostruirà le certezze sull’abitare del così detto primo mondo, scritta con la passione dell’attivista e il rigore dello studioso.
Il volume sarà adottato in vari corsi universitari, così come è avvenuto per il precedente lavoro di Staid, “I dannati della metropoli. Etnografia delle nuove immigrazioni” giunto alla terza ristampa.
Andrea Staid è nato nel 1982 a Milano. Antropologo e attivista, insegna alla Naba, dirige per Meltemi la collana Biblioteca/Antropologia. Per Milieu ha scritto “I dannati della metropoli”, “Gli arditi del popolo”. È autore anche dei saggi “Le nostre braccia” (Agenzia X) e “I senza Stato”(Bebert). I suoi libri sono tradotti in Grecia, Spagna e Stati Uniti, e sono adottati in varie facoltà universitarie.
Introduce Marcello Faletra
Marcello Faletra è critico d’arte, pittore e saggista. Numerosi saggi e articoli sono apparsi in riviste specializzate, in cataloghi di mostre e in pubblicazioni collettanee. È stato animatore e redattore di Cyberzone. Tra le sue ultime pubblicazioni: “Dissonanze del tempo. Elementi di archeologia dell’arte contemporanea” (Solfanelli), e “Graffiti. Poetiche della rivolta” (Postmedia Books). Insegna Estetica dei New Media e Fenomenologia dell’Immagine all’Accademia di Belle Arti di Palermo. E’ editorialista di “Artribune”.